In occasione del reading multimediale I promessi sposi siamo noi, l'autore e interprete Luciano Roman incontra il pubblico per approfondire un'operazione teatrale inedita in cui il pubblico diventa protagonista di un percorso originale che invita alla lettura, all’ascolto, a scoprire nuove modalità di approccio al capolavoro di Alessandro Manzoni.
Chiostro Nina Vinchi
Volevo "fare la fotografia" di quel che resta di Manzoni ai giorni nostri e indagare l'impatto sugli adolescenti di un romanzo di ottocento pagine "imposto" come lettura scolastica. Era importante che questa indagine prendesse forma e vita in teatro perché è un altro elemento della nostra cultura con il quale si dice che i più giovani abbiano scarsa confidenza. Quindi, siamo in teatro, ma ho pensato a un format... televisivo.
Luciano Roman racconta come è nato il progetto di portare a teatro la lettura dei trentotto capitoli dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni, riuscendo a restituire al romanzo per antonomasia della letteratura italiana il ruolo che gli spetta: essere, prima di ogni altra cosa, un'opera di intrattenimento attraverso la quale scoprire il piacere della lettura.
Coordina l'incontro Anna Piletti
Volevo "fare la fotografia" di quel che resta di Manzoni ai giorni nostri e indagare l'impatto sugli adolescenti di un romanzo di ottocento pagine "imposto" come lettura scolastica. Era importante che questa indagine prendesse forma e vita in teatro perché è un altro elemento della nostra cultura con il quale si dice che i più giovani abbiano scarsa confidenza. Quindi, siamo in teatro, ma ho pensato a un format... televisivo.
Luciano Roman racconta come è nato il progetto di portare a teatro la lettura dei trentotto capitoli dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni, riuscendo a restituire al romanzo per antonomasia della letteratura italiana il ruolo che gli spetta: essere, prima di ogni altra cosa, un'opera di intrattenimento attraverso la quale scoprire il piacere della lettura.
Coordina l'incontro Anna Piletti