In occasione dello spettacolo La scortecata, testo e regia di Emma Dante, liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, il Piccolo organizza un incontro con la compagnia. Modera Anna Piletti.
Chiostro Nina Vinchi
Liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, La scortecata di Emma Dante (Teatro Grassi, dal 2 al 14 aprile) offre molteplici chiavi di lettura: la regista ha fatto suo il testo secentesco, ricavandone uno spettacolo attuale, rendendo ancora più grottesca la storia e mettendo in scena due uomini che interpretano le protagoniste: Rusinella e Carolina.
Tantissimi i temi affrontati da Basile e che si riverberano nell'oggi: prima di tutto il tema dell’accettazione di sé e la necessità di alcune persone di esprimere con il corpo e i l'abbigliamento trasformato in "travestimento" la loro essenza.
Sempre attuale la morale della favola di Basile che vorrebbe insegnare alle donne a non esser vanitose, alle vecchie ad avere il senso del ridicolo e agli uomini a non inseguire le apparenze.
Liberamente tratto da Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile, La scortecata di Emma Dante (Teatro Grassi, dal 2 al 14 aprile) offre molteplici chiavi di lettura: la regista ha fatto suo il testo secentesco, ricavandone uno spettacolo attuale, rendendo ancora più grottesca la storia e mettendo in scena due uomini che interpretano le protagoniste: Rusinella e Carolina.
Tantissimi i temi affrontati da Basile e che si riverberano nell'oggi: prima di tutto il tema dell’accettazione di sé e la necessità di alcune persone di esprimere con il corpo e i l'abbigliamento trasformato in "travestimento" la loro essenza.
Sempre attuale la morale della favola di Basile che vorrebbe insegnare alle donne a non esser vanitose, alle vecchie ad avere il senso del ridicolo e agli uomini a non inseguire le apparenze.