Laboratorio di video narrazione e recitazione, a cura di Riccardo Frati e realizzato dal Piccolo Teatro Milano in collaborazione con Municipio 8, nell’ambito del progetto Sguardi (d’)insieme – “Milano è Viva nei quartieri”
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Un laboratorio per ragazze e ragazzi dai 16 anni in su, sviluppato a partire da indagini sul campo per raccontare temi di attualità attraverso una “rappresentazione” di luoghi simbolo del quartiere Gallaratese, si svolge in una biblioteca, regno per eccellenza in cui le storie abitano. Da questo punto di osservazione privilegiato nella prima parte del percorso si è cercato di incrociare i racconti interni ispirati dai romanzi con quelli circostanti raccolti dagli incontri fatti sul campo, attraverso interviste audio e video, per realizzare una drammaturgia a struttura modulare. Per dare inizio alle ricerche si è partiti dalle principali questioni che caratterizzano la contemporaneità come i temi dell’ecosostenibilità, dell’inclusività, dello sviluppo urbano, della situazione geopolitica, con l’intento non di esaurire tali argomenti ma piuttosto di osservare come questi riverberano nel vivere quotidiano.
Nella seconda parte del laboratorio sono stati affrontati gli aspetti legati alla restituzione performativa del testo, immaginando una messa in scena in cui gli stessi partecipanti diano corpo e voce alle storie raccolte in vista del Festival di teatro organizzato dal Municipio 8 del Comune di Milano il 16 e 17 settembre 2022. Calendario degli incontri presso la Biblioteca Gallaratese: 5, 6, 12, 13, 19, 20 luglio; 6, 7, 14 settembre; dalle 14 alle 16
Esito finale de Il quartiere delle storie incrociate è una installazione teatrale interattiva dove spettatrici e spettatori possono muoversi liberamente nel salone principale della Biblioteca e percorrere l’intreccio delle varie storie disseminate tra i libri per comporre il proprio personalissimo racconto.
L’appuntamento per l’installazione teatrale interattiva è sabato 17 settembre alle ore 18, presso la Biblioteca Gallaratese.
All’interno della Biblioteca, per accedere ai contenuti interattivi che si scoprono a ogni snodo narrativo, è necessario avere uno smartphone (uno smartphone della Biblioteca è comunque a disposizione e i bibliotecari forniranno tutte le informazioni tecniche necessarie). Per la miglior riuscita dell’esperienza si consiglia di portare delle cuffie da abbinare al proprio smartphone.
“Viviamo nell’epoca del simultaneo, nell’epoca della giustapposizione, nell’epoca del vicino e del lontano, del fianco a fianco, del disperso. Viviamo in un momento in cui il mondo si sperimenta più che come un grande percorso che si sviluppa nel tempo, come un reticolo che incrocia dei punti e che intreccia la sua matassa” scriveva Michel Foucault al principio della rivoluzione nanotecnologica contemporanea. Ed è proprio nel tentativo di indagare le complesse sfaccettature di questa nostra realtà esplosa che Il quartiere delle storie incrociate, grazie agli strumenti e alle pratiche teatrali, presenta una installazione interattiva composta da un intreccio di storie – dai racconti locali a quelli universali, dalle voci degli Autori alle testimonianze sul campo – selezionate e interpretate dalle giovanissime autrici del progetto. Non è un caso che il dispositivo si sviluppi nello spazio simbolico di una biblioteca, luogo per eccellenza in cui il tempo si accumula all’infinto attraverso le storie che la abitano; non è un caso che il laboratorio si sia svolto in un quartiere fuori dal centro della città, nel segno di quella visione di teatro come “pubblico servizio”, aperto a tutte e a tutti, che ispira il Piccolo sin dalla sua fondazione. Per questo nel pensare le spettatrici e gli spettatori come cittadini consapevoli, a loro è affidato un ruolo attivo all’interno della installazione: la libertà di scegliere, di racconto in racconto, quale percorso intraprendere, quali capitoli del “bosco narrativo” portare con sé per comporre il proprio personalissimo libro perché, come scrive Calvino, “un libro è qualcosa con un principio e una fine, è uno spazio in cui il lettore deve entrare, girare, magari perdersi, ma a un certo punto trovare un’uscita, o magari parecchie uscite, la possibilità d’aprirsi una strada per venire fuori”.
Riccardo Frati
I quattro percorsi tematici
ROSSO - LE RELAZIONI
BLU - I GIOVANI
VERDE - L'AMBIENTE
GIALLO - STORIÆ
Un laboratorio per ragazze e ragazzi dai 16 anni in su, sviluppato a partire da indagini sul campo per raccontare temi di attualità attraverso una “rappresentazione” di luoghi simbolo del quartiere Gallaratese, si svolge in una biblioteca, regno per eccellenza in cui le storie abitano. Da questo punto di osservazione privilegiato nella prima parte del percorso si è cercato di incrociare i racconti interni ispirati dai romanzi con quelli circostanti raccolti dagli incontri fatti sul campo, attraverso interviste audio e video, per realizzare una drammaturgia a struttura modulare. Per dare inizio alle ricerche si è partiti dalle principali questioni che caratterizzano la contemporaneità come i temi dell’ecosostenibilità, dell’inclusività, dello sviluppo urbano, della situazione geopolitica, con l’intento non di esaurire tali argomenti ma piuttosto di osservare come questi riverberano nel vivere quotidiano.
Nella seconda parte del laboratorio sono stati affrontati gli aspetti legati alla restituzione performativa del testo, immaginando una messa in scena in cui gli stessi partecipanti diano corpo e voce alle storie raccolte in vista del Festival di teatro organizzato dal Municipio 8 del Comune di Milano il 16 e 17 settembre 2022. Calendario degli incontri presso la Biblioteca Gallaratese: 5, 6, 12, 13, 19, 20 luglio; 6, 7, 14 settembre; dalle 14 alle 16
Esito finale de Il quartiere delle storie incrociate è una installazione teatrale interattiva dove spettatrici e spettatori possono muoversi liberamente nel salone principale della Biblioteca e percorrere l’intreccio delle varie storie disseminate tra i libri per comporre il proprio personalissimo racconto.
L’appuntamento per l’installazione teatrale interattiva è sabato 17 settembre alle ore 18, presso la Biblioteca Gallaratese.
All’interno della Biblioteca, per accedere ai contenuti interattivi che si scoprono a ogni snodo narrativo, è necessario avere uno smartphone (uno smartphone della Biblioteca è comunque a disposizione e i bibliotecari forniranno tutte le informazioni tecniche necessarie). Per la miglior riuscita dell’esperienza si consiglia di portare delle cuffie da abbinare al proprio smartphone.
“Viviamo nell’epoca del simultaneo, nell’epoca della giustapposizione, nell’epoca del vicino e del lontano, del fianco a fianco, del disperso. Viviamo in un momento in cui il mondo si sperimenta più che come un grande percorso che si sviluppa nel tempo, come un reticolo che incrocia dei punti e che intreccia la sua matassa” scriveva Michel Foucault al principio della rivoluzione nanotecnologica contemporanea. Ed è proprio nel tentativo di indagare le complesse sfaccettature di questa nostra realtà esplosa che Il quartiere delle storie incrociate, grazie agli strumenti e alle pratiche teatrali, presenta una installazione interattiva composta da un intreccio di storie – dai racconti locali a quelli universali, dalle voci degli Autori alle testimonianze sul campo – selezionate e interpretate dalle giovanissime autrici del progetto. Non è un caso che il dispositivo si sviluppi nello spazio simbolico di una biblioteca, luogo per eccellenza in cui il tempo si accumula all’infinto attraverso le storie che la abitano; non è un caso che il laboratorio si sia svolto in un quartiere fuori dal centro della città, nel segno di quella visione di teatro come “pubblico servizio”, aperto a tutte e a tutti, che ispira il Piccolo sin dalla sua fondazione. Per questo nel pensare le spettatrici e gli spettatori come cittadini consapevoli, a loro è affidato un ruolo attivo all’interno della installazione: la libertà di scegliere, di racconto in racconto, quale percorso intraprendere, quali capitoli del “bosco narrativo” portare con sé per comporre il proprio personalissimo libro perché, come scrive Calvino, “un libro è qualcosa con un principio e una fine, è uno spazio in cui il lettore deve entrare, girare, magari perdersi, ma a un certo punto trovare un’uscita, o magari parecchie uscite, la possibilità d’aprirsi una strada per venire fuori”.
Riccardo Frati
I quattro percorsi tematici
ROSSO - LE RELAZIONI
BLU - I GIOVANI
VERDE - L'AMBIENTE
GIALLO - STORIÆ