Martedì 7 marzo alle ore 17, il Piccolo ti invita al Chiostro Nina Vinchi per la presentazione del libro Il Poeta d’oro. Il gran teatro immaginario di Giuliano Scabia (edizioni La casa Usher). Una conversazione con l’autore Massimo Marino, Marco Belpoliti, Claudio Longhi e Oliviero Ponte di Pino
Chiostro Nina Vinchi
Il volume di Massimo Marino racconta la storia e le opere di Giuliano Scabia (1935-2021), straordinario poeta, drammaturgo, narratore e affabulatore tra il Novecento e oggi. Dagli inizi degli anni Sessanta, Scabia ha rotto i canoni della tradizione teatrale, dilatando la scena, praticando un teatro a partecipazione che è andato nei manicomi, in paesi della montagna e della pianura, in quartieri periferici e centri storici di città, in festival internazionali.
Scabia ha avuto un ruolo molto importante anche nelle azioni di Franco Basaglia, che hanno portato alla chiusura dei vecchi manicomi con la legge 180 del 1978. Scabia portò infatti a Trieste la sua idea di Teatro Vagante, che incontra e coinvolge il pubblico nelle strade e nelle piazze. Insieme ai ricoverati nell’Ospedale psichiatrico triestino fece nascere il Marco Cavallo, un grande animale di cartapesta che in una domenica di sole uscì nelle strade di Trieste accompagnato da un corteo entusiasta e invincibile di «matti», dottori, infermieri, volontari, studenti, abitanti di Trieste in una grande festa.
Scabia ha insegnato per più di trent’anni al Dams di Bologna, mettendo alla prova nei suoi corsi testi e convenzioni teatrali (il libro Scala e sentiero verso il paradiso, pubblicato postumo nel 2021 da La casa Usher, documenta questo percorso). È autore di numerose opere teatrali, poetiche e di narrativa, in gran parte pubblicate da Einaudi.
Per questo lavoro su Giuliano Scabia Massimo Marino ha ottenuto un premio speciale Ubu 2022.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Massimo Marino, saggista e critico, guarda molto teatro, di oggi e del passato. Ne scrive su vecchi giornali di carta (“Corriere di Bologna”), su riviste e sul web (doppiozero.com). Ha analizzato e narrato le scene contemporanee nei libri Lo sguardo che racconta. Un laboratorio di critica teatrale (Carocci, 2004), Teatro delle Ariette (Titivillus, 2017), Teatro del Pratello (Titivillus, 2019) e nell’e-book Il teatro è indistruttibile (edizioni di doppiozero, 2021). Ha insegnato nei Conservatori, all’Accademia di Arte Drammatica, al Dams di Bologna. Con Giuliano Scabia ha partecipato al Gorilla Quadrumàno e ha scritto Dire, fare, baciare (La casa Usher, 1981).
Il volume di Massimo Marino racconta la storia e le opere di Giuliano Scabia (1935-2021), straordinario poeta, drammaturgo, narratore e affabulatore tra il Novecento e oggi. Dagli inizi degli anni Sessanta, Scabia ha rotto i canoni della tradizione teatrale, dilatando la scena, praticando un teatro a partecipazione che è andato nei manicomi, in paesi della montagna e della pianura, in quartieri periferici e centri storici di città, in festival internazionali.
Scabia ha avuto un ruolo molto importante anche nelle azioni di Franco Basaglia, che hanno portato alla chiusura dei vecchi manicomi con la legge 180 del 1978. Scabia portò infatti a Trieste la sua idea di Teatro Vagante, che incontra e coinvolge il pubblico nelle strade e nelle piazze. Insieme ai ricoverati nell’Ospedale psichiatrico triestino fece nascere il Marco Cavallo, un grande animale di cartapesta che in una domenica di sole uscì nelle strade di Trieste accompagnato da un corteo entusiasta e invincibile di «matti», dottori, infermieri, volontari, studenti, abitanti di Trieste in una grande festa.
Scabia ha insegnato per più di trent’anni al Dams di Bologna, mettendo alla prova nei suoi corsi testi e convenzioni teatrali (il libro Scala e sentiero verso il paradiso, pubblicato postumo nel 2021 da La casa Usher, documenta questo percorso). È autore di numerose opere teatrali, poetiche e di narrativa, in gran parte pubblicate da Einaudi.
Per questo lavoro su Giuliano Scabia Massimo Marino ha ottenuto un premio speciale Ubu 2022.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Massimo Marino, saggista e critico, guarda molto teatro, di oggi e del passato. Ne scrive su vecchi giornali di carta (“Corriere di Bologna”), su riviste e sul web (doppiozero.com). Ha analizzato e narrato le scene contemporanee nei libri Lo sguardo che racconta. Un laboratorio di critica teatrale (Carocci, 2004), Teatro delle Ariette (Titivillus, 2017), Teatro del Pratello (Titivillus, 2019) e nell’e-book Il teatro è indistruttibile (edizioni di doppiozero, 2021). Ha insegnato nei Conservatori, all’Accademia di Arte Drammatica, al Dams di Bologna. Con Giuliano Scabia ha partecipato al Gorilla Quadrumàno e ha scritto Dire, fare, baciare (La casa Usher, 1981).