Lunedì 29 gennaio alle 21.30, al Cinema Beltrade, l’ultima proiezione del ciclo Il corpo politico con il film Orlando di Sally Potter.
Cinema Beltrade
Orlando è la storia di un viaggio nel tempo in cui si narra di un individuo vissuto per quattrocento anni. Durante il regno di Elisabetta I, Orlando, giovane e ricco nobiluomo, vive nelle grazie della sovrana. Alla morte della regina si innamora follemente di una principessa russa. Quando lei lo abbandona, Orlando si improvvisa poeta ma l’esito sarà disastroso al punto da convincerlo a seguire il suo destino sino ai deserti del l’Asia Centrale. Qui, in piena guerra, cambia sesso e si ritrova, nel Settecento, a essere donna nel mondo austero dei salotti di Londra. Nel clima di fermento e di repressione dell’Inghilterra vittoriana, dovrà fare una scelta: sposarsi o perdere l’eredità.
«Ho lavorato nella convinzione che il pubblico conosce dall’inizio che qui c’è una donna che interpreta un uomo, così la cosa da fare è riconoscerlo e cercare di ricreare uno stato di sospensione d’incredulità… Come regista ho lavorato per aiutare Tilda ad acquisire una qualità di trasparenza sullo schermo. La sfida maggiore per entrambe era mantenere il senso di sviluppo del personaggio anche quando le riprese non ne rispettavano la continuità e con il finale ancora impreciso. L’intenzione era che avremmo dovuto trovare una qualità continua nel divenire del personaggio che potesse giungere a sospendere l’incredibilità circa maschilità, femminilità, immortalità.» (Sally Potter)
Giunge all’ultimo capitolo il ciclo di proiezioni dedicate al corpo e al suo essere "soggetto politico" con il film Orlando di Sally Potter del 1992. Un classico tratto dall'opera di Virginia Woolf, introdotto da una conversazione tra Sara Sullam, traduttrice e curatrice della nuova edizione di Orlando per Mondadori, e Lino Guanciale.
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Orlando è la storia di un viaggio nel tempo in cui si narra di un individuo vissuto per quattrocento anni. Durante il regno di Elisabetta I, Orlando, giovane e ricco nobiluomo, vive nelle grazie della sovrana. Alla morte della regina si innamora follemente di una principessa russa. Quando lei lo abbandona, Orlando si improvvisa poeta ma l’esito sarà disastroso al punto da convincerlo a seguire il suo destino sino ai deserti del l’Asia Centrale. Qui, in piena guerra, cambia sesso e si ritrova, nel Settecento, a essere donna nel mondo austero dei salotti di Londra. Nel clima di fermento e di repressione dell’Inghilterra vittoriana, dovrà fare una scelta: sposarsi o perdere l’eredità.
«Ho lavorato nella convinzione che il pubblico conosce dall’inizio che qui c’è una donna che interpreta un uomo, così la cosa da fare è riconoscerlo e cercare di ricreare uno stato di sospensione d’incredulità… Come regista ho lavorato per aiutare Tilda ad acquisire una qualità di trasparenza sullo schermo. La sfida maggiore per entrambe era mantenere il senso di sviluppo del personaggio anche quando le riprese non ne rispettavano la continuità e con il finale ancora impreciso. L’intenzione era che avremmo dovuto trovare una qualità continua nel divenire del personaggio che potesse giungere a sospendere l’incredibilità circa maschilità, femminilità, immortalità.» (Sally Potter)
Giunge all’ultimo capitolo il ciclo di proiezioni dedicate al corpo e al suo essere "soggetto politico" con il film Orlando di Sally Potter del 1992. Un classico tratto dall'opera di Virginia Woolf, introdotto da una conversazione tra Sara Sullam, traduttrice e curatrice della nuova edizione di Orlando per Mondadori, e Lino Guanciale.
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La Locandina
Orlando
Regia: Sally Potter
Paesi: Regno Unito, Russia, Francia, Paesi Bassi, Italia
Distribuzione: MIKADO - MONDADORI VIDEO
Lingua: v.o. inglese con sottotitoli in italiano
Durata: 93’