Attraverso un tour guidato “dietro le quinte” viene disvelato al pubblico uno spaccato inedito dei nostri percorsi creativi. Lettere, documenti, costumi riportano alla luce personalità e forme di sapere che hanno segnato la storia del nostro teatro, dalle intuizioni della regia ai ricami sartoriali, nella complessità di un’articolata macchina teatrale.
Teatro Strehler
Dalla prima stagione nel maggio 1947, il Piccolo partecipa alla ricostruzione del Paese in un rinnovato slancio vitale, con spettacoli che contribuiranno a ridefinire la trama culturale. Tra questi, Arlecchino servitore di due padroni, storica regia di Giorgio Strehler. Lo spettacolo sarà destinato a una vita lunghissima, attraversando gli spazi delle periferie milanesi fino a raggiungere un pubblico planetario.
É proprio Arlecchino il primo incontro delle visitatrici e dei visitatori, che possono ammirare costumi e documenti appartenenti alla lunga storia dello spettacolo. Dalle origini, l’itinerario si sposta verso la contemporaneità del Piccolo, avvicinandosi, negli spazi dell’archivio storico, all’attività di Luca Ronconi, di cui nel febbraio 2025 ricorrono i dieci anni della scomparsa. Ancora una volta, sono le variegate tipologie dei materiali archivistici a evocarne la memoria, attraverso l’esplorazione degli spettacoli firmati da Ronconi, a partire da La vita è sogno di Calderón de la Barca.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Biglietti
Dalla prima stagione nel maggio 1947, il Piccolo partecipa alla ricostruzione del Paese in un rinnovato slancio vitale, con spettacoli che contribuiranno a ridefinire la trama culturale. Tra questi, Arlecchino servitore di due padroni, storica regia di Giorgio Strehler. Lo spettacolo sarà destinato a una vita lunghissima, attraversando gli spazi delle periferie milanesi fino a raggiungere un pubblico planetario.
É proprio Arlecchino il primo incontro delle visitatrici e dei visitatori, che possono ammirare costumi e documenti appartenenti alla lunga storia dello spettacolo. Dalle origini, l’itinerario si sposta verso la contemporaneità del Piccolo, avvicinandosi, negli spazi dell’archivio storico, all’attività di Luca Ronconi, di cui nel febbraio 2025 ricorrono i dieci anni della scomparsa. Ancora una volta, sono le variegate tipologie dei materiali archivistici a evocarne la memoria, attraverso l’esplorazione degli spettacoli firmati da Ronconi, a partire da La vita è sogno di Calderón de la Barca.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria