Lunedì 23 settembre alle 19, al Teatro Studio Melato, il primo appuntamento del ciclo di attività Ricordando...
In occasione del ventesimo anniversario della morte di Giovanni Raboni, Sandro Lombardi e Massimo Natale presentano il suo libro Teatro.
Teatro Studio Melato
Frequentatore del Piccolo fin dalla fondazione, Giovanni Raboni ha partecipato attivamente alla vita del nostro teatro, sia da spettatore particolarmente attento, sia in qualità di curatore della rassegna che, dal 1994 al 2004, abbiamo dedicato alla Poesia del Novecento, sia in veste di consigliere d’amministrazione della Fondazione, incarico che svolse dal 1998 al 2002, nominato dall’allora Ministro della Cultura Walter Veltroni. Attentissimo interprete e vero e proprio “decodificatore” del congegno teatrale, Giovanni Raboni è stato, nel suo pluridecennale rapporto con l’arte drammatica, autore, traduttore, storico e critico.
Lo testimonia questo volume, nel quale pièces e traduzioni drammaturgiche sono affiancate da note di scena, autocommenti e apparati esplicativi che danno conto di un’esperienza a tutto tondo. Sempre domina in Raboni la preoccupazione di rendere il testo pienamente fruibile nello spazio scenico, nel segno di una continuità che va dal teatro greco classico a quello d’avanguardia del Novecento, passando per Shakespeare, il secolo d’oro francese – illuminato dagli astri di Molière, Racine, Marivaux – e poi Hugo, Claudel, Maeterlinck, Eliot. E se Raboni traduttore mostra una notevole capacità di adattamento all’originale con cui si misura, in questa duttilità non si perde mai la sua voce; piuttosto, in una feconda dialettica tra rispetto dell’autore e reinvenzione stilistica, risplende quella capacità di mettere «a nudo la polpa» che è propria dei grandi artisti e che si ritrova anche nelle due pièces da lui scritte, il «poema teatrale» d’argomento sacro Rappresentazione della Croce e la libera riscrittura del mito euripideo di Alcesti.
A presentare il libro Teatro di Giovanni Raboni, edito da Mondadori, l'attore Sandro Lombardi e il critico letterario, docente all’Università di Verona e curatore dell’opera Massimo Natale.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Frequentatore del Piccolo fin dalla fondazione, Giovanni Raboni ha partecipato attivamente alla vita del nostro teatro, sia da spettatore particolarmente attento, sia in qualità di curatore della rassegna che, dal 1994 al 2004, abbiamo dedicato alla Poesia del Novecento, sia in veste di consigliere d’amministrazione della Fondazione, incarico che svolse dal 1998 al 2002, nominato dall’allora Ministro della Cultura Walter Veltroni. Attentissimo interprete e vero e proprio “decodificatore” del congegno teatrale, Giovanni Raboni è stato, nel suo pluridecennale rapporto con l’arte drammatica, autore, traduttore, storico e critico.
Lo testimonia questo volume, nel quale pièces e traduzioni drammaturgiche sono affiancate da note di scena, autocommenti e apparati esplicativi che danno conto di un’esperienza a tutto tondo. Sempre domina in Raboni la preoccupazione di rendere il testo pienamente fruibile nello spazio scenico, nel segno di una continuità che va dal teatro greco classico a quello d’avanguardia del Novecento, passando per Shakespeare, il secolo d’oro francese – illuminato dagli astri di Molière, Racine, Marivaux – e poi Hugo, Claudel, Maeterlinck, Eliot. E se Raboni traduttore mostra una notevole capacità di adattamento all’originale con cui si misura, in questa duttilità non si perde mai la sua voce; piuttosto, in una feconda dialettica tra rispetto dell’autore e reinvenzione stilistica, risplende quella capacità di mettere «a nudo la polpa» che è propria dei grandi artisti e che si ritrova anche nelle due pièces da lui scritte, il «poema teatrale» d’argomento sacro Rappresentazione della Croce e la libera riscrittura del mito euripideo di Alcesti.
A presentare il libro Teatro di Giovanni Raboni, edito da Mondadori, l'attore Sandro Lombardi e il critico letterario, docente all’Università di Verona e curatore dell’opera Massimo Natale.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria