Le parole, pungenti e sagaci, sono echi a miti del passato e a slogan del presente che descrivono con disincanto la nostra epoca.
Le vite vuote di tre impiegati di un’agenzia delle entrate diventano l’emblema delle fragilità e dei paradossi di esistenze votate alla noia.
Una riflessione sulle verità non dette, sulle menzogne, sulle reticenze: si parla della guerra USA-Iraq, simbolo dei tanti conflitti di oggi.
Un testo irriverente e spregiudicato che, partendo dal crollo della Lehman Brothers, attraversa gli ultimi dieci anni di storia.
Lo spettacolo con cui Balletto Civile torna a Tramedautore, con un cast ricco, formato da performer che spaziano dai 9 ai 76 anni.
Attori di nazionalità diverse uniti nel comune linguaggio della danza per raccontare piccole e grandi storie di vita e di teatro.
Con Esilio Mariano Dammacco sceglie la strada del dialogo surreale per percorrere una “cognizione del dolore” sulla perdita del lavoro.
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Dal romanzo di Jon Fosse: una donna rivive il passato in un dialogo a tre con se stessa giovane e il marito annegato nelle acque del fiordo.
Come vivono tre feti obbligati in uno spazio così misterioso come il ventre materno?