Si può stare contemporaneamente nella vibrazione di una grande festa collettiva e in quella del pensiero profondo di Byung-Chul Han, Donna Haraway, Umberto Eco e Hannah Arendt? Si può spostare il centro in periferia e la periferia verso il centro, proponendo un’azione performativa per far sì che le diverse componenti del tessuto urbano gettino le une sulle altre uno sguardo nuovo, anche solo per un’ora?
Per la terza e ultima performance del progetto UNLOCK THE CITY! – dedicata alla relazione tra teatro e città –, Sotterraneo progetta un dispositivo site-specific che mixa drammaturgia e festa, una playlist di microeventi connessi tra loro: testi, azioni, scene, contenuti audiovisivi, oggetti totemici e rituali collettivi. Un’esperienza di pensiero-in-azione tanto concettuale quanto istintiva, dove alcuni performer e un party senza soluzione di continuità, fanno irruzione nello spazio urbano di Corvetto.
Chiamiamo all’adunanza un quartiere, una città, gruppi di persone eterogenei per età, cultura, estrazione sociale e cerchiamo di creare un momento di convergenza della geografia cittadina, in cui i partecipanti vedano i diversi strati metropolitani mescolarsi: il teatro si offre come polo magnetico temporaneo, ludico, intelligente, pulsante.
Proprio oggi che l’idea fissa dell’apocalisse ci opprime – e in fondo ci consola – forse radunarci, scatenarci, dare spazio alla vitalità, ci permetterà di scrollarci di dosso il senso di impotenza. Sarà come darci appuntamento per la fine del mondo, così da non doverla affrontare da soli. Proviamoci, prima che sia davvero troppo tardi.
Durata: spettacolo in allestimento
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Per la terza e ultima performance del progetto UNLOCK THE CITY! – dedicata alla relazione tra teatro e città –, Sotterraneo progetta un dispositivo site-specific che mixa drammaturgia e festa, una playlist di microeventi connessi tra loro: testi, azioni, scene, contenuti audiovisivi, oggetti totemici e rituali collettivi. Un’esperienza di pensiero-in-azione tanto concettuale quanto istintiva, dove alcuni performer e un party senza soluzione di continuità, fanno irruzione nello spazio urbano di Corvetto.
Chiamiamo all’adunanza un quartiere, una città, gruppi di persone eterogenei per età, cultura, estrazione sociale e cerchiamo di creare un momento di convergenza della geografia cittadina, in cui i partecipanti vedano i diversi strati metropolitani mescolarsi: il teatro si offre come polo magnetico temporaneo, ludico, intelligente, pulsante.
Proprio oggi che l’idea fissa dell’apocalisse ci opprime – e in fondo ci consola – forse radunarci, scatenarci, dare spazio alla vitalità, ci permetterà di scrollarci di dosso il senso di impotenza. Sarà come darci appuntamento per la fine del mondo, così da non doverla affrontare da soli. Proviamoci, prima che sia davvero troppo tardi.
Durata: spettacolo in allestimento
La Locandina
Dance Me to the End of the World
creazione e regia Sotterraneo
Lo spettacolo fa parte del progetto europeo
UNLOCK THE CITY! è un progetto del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa con Politecnico di Milano (Italia) | Teatre Lliure (Spagna) | Teatrul Tineretului (Romania) | Toneelhuis (Belgio) | Østfold University College & Norwegian Theater Academy (Norvegia) | The Academy of Performing Arts, AMU (Repubblica Ceca)