«Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi?». Ascanio Celestini immagina la vita di Francesco oggi, come il santo vivrebbe la povertà nell’Italia contemporanea e chi sceglierebbe quale compagno di strada, per non essere semplicemente povero, ma servo dei poveri.
Teatro Strehler
Un uomo contro corrente, perché pur essendo ricco, scelse non solo di essere povero, ma di farsi servo dei poveri. Un cavaliere che non volle più fare la guerra e che, da frate, in tempo di crociate, si recò in Terra Santa predicando la pace e la fratellanza. «Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?» Ponendosi queste domande, nei panni del personaggio-narratore, Ascanio Celestini racconta il Francesco di oggi, che trova i propri personaggi in strada, tra le case popolari, tra coloro che, oggi come ieri, nessuno vede: «Guarda in basso, nel parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare. I personaggi sono tanti e condividono lo stesso asfalto, la stessa condizione umana. Giobbe, magazziniere analfabeta che ha organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta. Joseph, partito dal cuore dell’Africa. Nella vita è stato seppellitore, schiavo, naufrago, detenuto, facchino e barbone. Cerca l’Italia in un piatto di spaghetti e la trova nelle manganellate del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Lo zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma, accanto alla fontanella, davanti al bar.»
A Francesco si deve anche l’invenzione del Presepe, che il santo allestì per la prima volta a Greccio: «Nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri.»
Durata: 110’ senza intervallo
Per saperne di più
Programma di sala
LeggiUn uomo contro corrente, perché pur essendo ricco, scelse non solo di essere povero, ma di farsi servo dei poveri. Un cavaliere che non volle più fare la guerra e che, da frate, in tempo di crociate, si recò in Terra Santa predicando la pace e la fratellanza. «Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?» Ponendosi queste domande, nei panni del personaggio-narratore, Ascanio Celestini racconta il Francesco di oggi, che trova i propri personaggi in strada, tra le case popolari, tra coloro che, oggi come ieri, nessuno vede: «Guarda in basso, nel parcheggio davanti alla finestra della sua casa popolare. I personaggi sono tanti e condividono lo stesso asfalto, la stessa condizione umana. Giobbe, magazziniere analfabeta che ha organizzato il magazzino senza nemmeno una parola scritta. Joseph, partito dal cuore dell’Africa. Nella vita è stato seppellitore, schiavo, naufrago, detenuto, facchino e barbone. Cerca l’Italia in un piatto di spaghetti e la trova nelle manganellate del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Lo zingaro che ha cominciato a fumare a otto anni e sta ancora lì che fuma, accanto alla fontanella, davanti al bar.»
A Francesco si deve anche l’invenzione del Presepe, che il santo allestì per la prima volta a Greccio: «Nella notte di Natale del 1223 Francesco ha fatto in quel piccolo paese il suo primo presepe. Un bue, un asino e una mangiatoia. Niente altro. Serviva mostrare che Gesù era nato povero. In un paese povero, un posto di poveri.»
Durata: 110’ senza intervallo
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Programma di sala
LeggiLa Locandina
RUMBA
L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato
di e con Ascanio Celestini
musiche di Gianluca Casadei
voce Agata Celestini
immagini dipinte Franco Biagioni
suono Andrea Pesce
luci Filip Marocchi
organizzazione Sara Severoni
produzione Fabbrica, Fondazione Musica Per Roma, Teatro Carcano
commissionato dal Comitato Nazionale Greccio 2023
in occasione dell’ottavo centenario del presepe di Francesco a Greccio, 1223-2023
distribuzione Mismaonda
contributi allo Spettacolo dal Vivo per l’annualità 2023 della Regione Lazio
sostegno del Ministero della Cultura, tramite la Direzione Generale Spettacolo, per Progetto Speciale Teatro
Foto © Pasqualini/MUSA
Biglietti
Categoria spettacolo Ospitalità
Platea Intero € 33 | Ridotto (under 26 e over 65) € 21
Balconata Intero € 26 | Ridotto (under 26 e over 65) € 18
Abbonamenti
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mail promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it