Classici del jazz della tradizione di New Orleans e dell’era dello Swing costituiscono il programma del concerto con la Civica Jazz Band diretta da Paolo Tomelleri e la Bovisa New Orleans Jazz Band diretta da Luciano Invernizzi.
Teatro Strehler
Lo sguardo al jazz e alla musica americana della prima metà del secolo scorso, che è il filo rosso di gran parte della programmazione di questa edizione di Orchestra Senza Confini, si sofferma in questo concerto sui repertori del New Orleans Jazz e dello Swing, proponendo uno spaccato significativo di due rilevanti momenti della storia jazzistica. Due stili tutt’altro che scomparsi dalla scena, che hanno avuto un loro sviluppo nel corso del tempo e oggi vengono eseguiti con un sound legato ai nostri tempi e con un’impostazione ritmica e anche improvvisativa differente da quella del periodo della loro nascita.
Per l’occasione, sono stati invitati due grandi specialisti di quel mondo musicale: Paolo Tomelleri e Luciano Invernizzi.
Il primo dirigerà la Civica Jazz Band nell’esecuzione di un repertorio articolato, che offre un’ampia panoramica della musica delle grandi orchestre Swing, sia bianche, sia nere, suonata partendo dagli arrangiamenti originali dell’epoca.
Il secondo è un caposaldo della storia italiana del Dixieland e guida sin dalla nascita la Bovisa New Orleans Jazz Band, fondata nel 1958 e sempre attiva, da quasi sessant’anni, sulla scena del jazz milanese (e non solo milanese). Lo scavo nella tradizione della complessa ed eterogenea musica della città sul delta del Mississippi partirà dallo spiritual e dal blues per poi affrontare i grandi classici di Morton, Oliver, Ory, ricordando naturalmente il figlio più luminoso della città: il grande Louis Armstrong.
Lo sguardo al jazz e alla musica americana della prima metà del secolo scorso, che è il filo rosso di gran parte della programmazione di questa edizione di Orchestra Senza Confini, si sofferma in questo concerto sui repertori del New Orleans Jazz e dello Swing, proponendo uno spaccato significativo di due rilevanti momenti della storia jazzistica. Due stili tutt’altro che scomparsi dalla scena, che hanno avuto un loro sviluppo nel corso del tempo e oggi vengono eseguiti con un sound legato ai nostri tempi e con un’impostazione ritmica e anche improvvisativa differente da quella del periodo della loro nascita.
Per l’occasione, sono stati invitati due grandi specialisti di quel mondo musicale: Paolo Tomelleri e Luciano Invernizzi.
Il primo dirigerà la Civica Jazz Band nell’esecuzione di un repertorio articolato, che offre un’ampia panoramica della musica delle grandi orchestre Swing, sia bianche, sia nere, suonata partendo dagli arrangiamenti originali dell’epoca.
Il secondo è un caposaldo della storia italiana del Dixieland e guida sin dalla nascita la Bovisa New Orleans Jazz Band, fondata nel 1958 e sempre attiva, da quasi sessant’anni, sulla scena del jazz milanese (e non solo milanese). Lo scavo nella tradizione della complessa ed eterogenea musica della città sul delta del Mississippi partirà dallo spiritual e dal blues per poi affrontare i grandi classici di Morton, Oliver, Ory, ricordando naturalmente il figlio più luminoso della città: il grande Louis Armstrong.
La Locandina
Jazz al Piccolo - Orchestra Senza Confini
XVIII Edizione
con la Civica Jazz Band
direttore musicale Enrico Intra
direttore artistico Maurizio Franco
Piccolo Teatro Strehler
lunedì 18 gennaio 2016, ore 21
Dixieland e Swing
Civica Jazz Band
solisti Emilio Soana (tromba), Roberto Rossi (trombone), Giulio Visibelli (sassofoni e flauti), Marco Vaggi (contrabbasso), Tony Arco (batteria)
e gli studenti dei Civici Corsi di Jazz di Milano
direttore Paolo Tomelleri (clarinetto)
Bovisa New Orleans Jazz Band
diretta da Luciano Invernizzi (trombone)
Giacomo Marson (tromba), Emiliano Turazzi (clarinetto), Gigi Marson (pianoforte), Fabio Turazzi (banjo), Terenzio Belluzzo (batteria)
In programma classici del jazz della tradizione di New Orleans e dell’era dello Swing dai repertori di: Jelly Roll Morton, King Oliver, Louis Armstrong, Kid Ory, Fletcher Henderson, Count Basie, Benny Goodman, Woody Herman, Jimmie Lunceford, Artie Shaw, Chick Webb, Glenn Miller
introduzione al concerto a cura di Maurizio Franco