Una divertente rappresentazione della vita quotidiana dei teatranti, tra bani tratti da opere di Molière, stralci della sua biografia e il racconto del dietro le quinte di una compagnia in prova che deve allestire uno spettacolo in tutta fretta.
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Teatro Strehler
Paolo Rossi e Molière allo specchio. Dal loro confronto nasce uno spettacolo irriverente, caustico e veritiero, in cui non troverete niente di tutto ciò che potremmo aspettarci da un “classico”.
Ispirandosi a L’improvvisazione di Versailles (da cui il titolo), commedia del 1663 in cui l’autore racconta se stesso e la sua compagnia dichiarando le proprie idee sull’arte drammatica, lo spettacolo è creato e ricreato ogni sera dall’estro di Paolo Rossi e di un’agguerrita compagine di attori. Un anarchico viaggio nel tempo che si giova anche di folgoranti estratti da almeno tre dei capolavori di Molière, per l’occasione tradotti e adattati dal drammaturgo Stefano Massini. Non solo un’incursione nelle opere e nella biografia del grande francese, ma anche il lavoro “dietro le quinte” di una compagnia alle prese con uno spettacolo da allestire in tutta fretta. Una commedia che mette a confronto in un gioco di specchi temporali ed esistenziali il lavoro e la vita del capocomico Molière e del personaggio capocomico Paolo Rossi. Perché i problemi che si trova ad affrontare il nostro “monsieur Molière” - le rivalità con gli altri “teatranti”, le sfuriate delle prime attrici/attori, le ristrettezze economiche e le mille quotidiane difficoltà che accompagnano la messa in scena di un nuovo spettacolo - non sono cambiati, negli ultimi quattrocento anni... Così come non sono cambiate, secondo Paolo Rossi, le dinamiche interne a una compagnia teatrale: «Molière mi affascina per le voci che circolano sul suo lavoro e la sua vita privata, ma soprattutto per le leggende - le chiamerei così - sulla sua compagnia, che mi è sempre apparsa come una famiglia che oggi chiamerebbero allargata. Avrei voluto vivere e recitare con loro, e infatti ho sempre voluto che le compagnie con cui ho lavorato diventassero una famiglia. Quelle belle famiglie con tante persone e non poche solitudini, costrette a restare unite amorevolmente per affrontare nuove sfide».
Durata: Due ore circa con intervallo
Paolo Rossi e Molière allo specchio. Dal loro confronto nasce uno spettacolo irriverente, caustico e veritiero, in cui non troverete niente di tutto ciò che potremmo aspettarci da un “classico”.
Ispirandosi a L’improvvisazione di Versailles (da cui il titolo), commedia del 1663 in cui l’autore racconta se stesso e la sua compagnia dichiarando le proprie idee sull’arte drammatica, lo spettacolo è creato e ricreato ogni sera dall’estro di Paolo Rossi e di un’agguerrita compagine di attori. Un anarchico viaggio nel tempo che si giova anche di folgoranti estratti da almeno tre dei capolavori di Molière, per l’occasione tradotti e adattati dal drammaturgo Stefano Massini. Non solo un’incursione nelle opere e nella biografia del grande francese, ma anche il lavoro “dietro le quinte” di una compagnia alle prese con uno spettacolo da allestire in tutta fretta. Una commedia che mette a confronto in un gioco di specchi temporali ed esistenziali il lavoro e la vita del capocomico Molière e del personaggio capocomico Paolo Rossi. Perché i problemi che si trova ad affrontare il nostro “monsieur Molière” - le rivalità con gli altri “teatranti”, le sfuriate delle prime attrici/attori, le ristrettezze economiche e le mille quotidiane difficoltà che accompagnano la messa in scena di un nuovo spettacolo - non sono cambiati, negli ultimi quattrocento anni... Così come non sono cambiate, secondo Paolo Rossi, le dinamiche interne a una compagnia teatrale: «Molière mi affascina per le voci che circolano sul suo lavoro e la sua vita privata, ma soprattutto per le leggende - le chiamerei così - sulla sua compagnia, che mi è sempre apparsa come una famiglia che oggi chiamerebbero allargata. Avrei voluto vivere e recitare con loro, e infatti ho sempre voluto che le compagnie con cui ho lavorato diventassero una famiglia. Quelle belle famiglie con tante persone e non poche solitudini, costrette a restare unite amorevolmente per affrontare nuove sfide».
Durata: Due ore circa con intervallo
La Locandina
Piccolo Teatro Strehler
dal 12 al 24 gennaio 2016
Molière: la recita di Versailles
novità di Stefano Massini, Paolo Rossi, Giampiero Solari
regia Giampiero Solari
scene e costumi Elisabetta Gabbioneta
luci Gigi Saccomandi
con Paolo Rossi, Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Mariaberta Blasko, Riccardo Zini, Irene Villa, Karoline Comarella, Paolo Grossi
canzoni originali Gianmaria Testa
musiche eseguite dal vivo I Virtuosi del Carso
produzione Teatro Stabile di Bolzano
Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16
Mercoledì 20 gennaio 2016 ore 15 (riservata alle Scuole) e ore 20.30
OSPITALITÀ - SERIE STAGIONE