Nachlass è una parola tedesca traducibile con “lascito, eredità”. È una performance in cui il pubblico è lasciato in modo diretto a contatto con la presenza- assenza di otto persone, la cui testimonianza è affidata a installazioni audiovisive e oggetti che ne raccontano l’eredità dopo la loro scomparsa. A metà strada tra l’esperienza teatrale e l’installazione artistica.
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Teatro Studio Melato
Clicca qui e scopri il percorso all'interno delle 8 stanze di Nachlass
Nachlass è una parola tedesca che significa, letteralmente, “lasciare dopo” e che può venire tradotta come “lascito, eredità”. Ed è proprio questo il tema, ovvero la morte e ciò che resterà di noi, della performance di Rimini Protokoll, collettivo guidato dagli elvetici Stefan Kaegi e Dominic Huber. Un “teatro senza attori”, in cui il pubblico è lasciato in modo diretto a contatto con la presenza- assenza di otto persone, la cui testimonianza è affidata a installazioni audiovisive e oggetti che ne raccontano – appunto – l’eredità dopo la loro scomparsa.
A metà strada tra l’esperienza teatrale e l’installazione artistica in cui il pubblico stesso è chiamato a far parte dello spettacolo, l’opera è composta da otto stanze che si aprono su uno spazio centrale a forma di ellisse. Ciascuna delle stanze è consacrata al “Nachlass”, l’eredità, di una persona. La visita a ciascuna stanza, che gli spettatori possono scegliere in libertà , dura circa otto minuti all’inizio e alla fine dei quali le porte si aprono e chiudono automaticamente.
Argomento inevitabile di ogni esperienza umana, il tema è affrontato in modo diretto da artisti che provengono da un Paese, come la Svizzera, all’avanguardia scientifica sia per le ricerche che permettono di allungare considerevolmente la speranza di vita, sia per una legislazione che ha aperto il dibattito etico, oggi più che mai di attualità, sulla libertà di scelta del momento estremo della nostra esistenza.
Lo spettacolo, costruito intorno alla fondamentale questione esistenziale dell’uomo, può offrire e suggerisce uno sguardo alla speranza. La riflessione su ciò che abbiamo ricevuto e quanto potremo lasciare a chi verrà dopo di noi può essere la migliore condizione per una vita il più possibile serena.
Durata: un'ora e 30 minuti circa
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Nachlass è una parola tedesca che significa, letteralmente, “lasciare dopo” e che può venire tradotta come “lascito, eredità”. Ed è proprio questo il tema, ovvero la morte e ciò che resterà di noi, della performance di Rimini Protokoll, collettivo guidato dagli elvetici Stefan Kaegi e Dominic Huber. Un “teatro senza attori”, in cui il pubblico è lasciato in modo diretto a contatto con la presenza- assenza di otto persone, la cui testimonianza è affidata a installazioni audiovisive e oggetti che ne raccontano – appunto – l’eredità dopo la loro scomparsa.
A metà strada tra l’esperienza teatrale e l’installazione artistica in cui il pubblico stesso è chiamato a far parte dello spettacolo, l’opera è composta da otto stanze che si aprono su uno spazio centrale a forma di ellisse. Ciascuna delle stanze è consacrata al “Nachlass”, l’eredità, di una persona. La visita a ciascuna stanza, che gli spettatori possono scegliere in libertà , dura circa otto minuti all’inizio e alla fine dei quali le porte si aprono e chiudono automaticamente.
Argomento inevitabile di ogni esperienza umana, il tema è affrontato in modo diretto da artisti che provengono da un Paese, come la Svizzera, all’avanguardia scientifica sia per le ricerche che permettono di allungare considerevolmente la speranza di vita, sia per una legislazione che ha aperto il dibattito etico, oggi più che mai di attualità, sulla libertà di scelta del momento estremo della nostra esistenza.
Lo spettacolo, costruito intorno alla fondamentale questione esistenziale dell’uomo, può offrire e suggerisce uno sguardo alla speranza. La riflessione su ciò che abbiamo ricevuto e quanto potremo lasciare a chi verrà dopo di noi può essere la migliore condizione per una vita il più possibile serena.
Durata: un'ora e 30 minuti circa
La Locandina
Piccolo Teatro Studio Melato
dal 10 al 20 gennaio 2018
Nachlass
Pièces sans personnes
ideazione di Stefan Kaegi / Dominic Huber (Rimini Protokoll)
video Bruno Deville
drammaturgia Katja Hagedorn
suono Frédéric Morier
assistenti di produzione Magali Tosato, Déborah Helle (stage)
Scenografie Clio Van Aerde, Marine Brosse (stage)
ideazione tecnica e costruzione scene: Workshop of the Théâtre Vidy-Lausanne
produzione Théâtre Vidy-Lausanne
coproduzione Rimini Apparat, Schauspielhaus Zürich, Bonlieu Scène nationale Annecy e la Bâtie-Festival de Genève nel quadro del programma INTERREG France-Suisse 2014-2020, Maillon, Théâtre de Strasbourg-scène européenne, Stadsschouwburg Amsterdam, Staatsschauspiel Dresden, Carolina Performing Arts
Con il sostegno di Fondation Casino Barrière, Montreux Le Maire de Berlin - Chancellerie du Sénat - Affaires culturelles
Con il sostegno per la tournée di Pro Helvetia - Swiss arts council
In collaborazione con Istituto Svizzero
spettacolo in lingua inglese, francese e tedesca con sovratitoli in italiano e in inglese
Ad ogni ingresso possono accedere al massimo 50 spettatori.
Questo spettacolo è parte del Premio Giornalistico Nazionale di Critica Teatrale, concorso riservato a redattori e redattrici culturali under 36 promosso dal Network Lettera 22. Per informazioni clicca qui.
OSPITALITÀ - SERIE SPETTACOLI INTERNAZIONLI
SPETTACOLO FUORI ABBONAMENTO
Posto unico: Intero € 18,00 | Ridotto giovani e anziani € 15,00
Per la particolarità dello spettacolo, gli ingressi acquistati non prevedono l’assegnazione di un posto a sedere.
I biglietti non saranno acquistabili on-line ma solo presso la biglietteria del Teatro Strehler (largo Greppi, M2 Lanza) oppure tramite biglietteria telefonica al n. 02.42.41.18.89.
Per conoscere date, orari e modalità di accesso clicca qui
Informazioni e prenotazioni
Servizio telefonico 02.42.41.18.89
da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenica 10-17.
Teatro Strehler
da lunedì sabato 9.45-18.45 continuato; domenica 13-18.30
Nelle serate di spettacolo la prevendita dei biglietti è sospesa a partire da un'ora prima della rappresentazione
Gruppi e pubblico organizzato
Per informazioni su biglietti e abbonamenti per i gruppi organizzati, per le scuole, spettacoli educational, rivolgersi al Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali.
tel. 02 72.333.216
e-mail: promozione.pubblico@piccoloteatromilano.it