Dall’importanza del ruolo sociale e civile dell’artista nasce il festival IMMERSIONI. laboratorio di linguaggi performativi nei quartieri, in programma nei nostri spazi dal 9 al 14 settembre, un progetto di mare culturale urbano e Piccolo Teatro di Milano, con la direzione artistica di Andrea Capaldi. Nucleo di questa prima edizione è la restituzione di diversi studi e residenze artistiche che hanno messo al centro la relazione tra l’artista, i cittadini e il loro immaginario.
Teatro Grassi
Le ultime due restituzioni del lavoro sulle drammaturgie partecipate, esito della call Indagine Milano con i cittadini di quattro quartieri non centrali della città, vanno in scena al Teatro Grassi con le performance bioluminescenze di Bruna Bonanno e GianMarco Porru e ZETA 4 di CORPORA.
bioluminescenze è una fiaba multimediale il cui titolo trae origine dal fenomeno chimico di radiazione luminosa di certi organismi presenti in natura, ad esempio la lucciola. Questa – il cui fascino viene eletto a principio cardine della drammaturgia e della scena – si erge a simbolo del quartiere di Baggio, luogo di genesi e scrittura del progetto. L’indagine si sviluppa nel tentativo di estendere il visibile oltre il reale, interrogando e proponendo una rappresentazione possibile della periferia attraverso il filtro e la prospettiva di una narrazione fantastica.
Bruna Bonanno (Catania, 1997) è una drammaturga, studiosa di filosofia di base a Napoli. Nel 2018 si diploma al corso di Autore Teatrale alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e nel 2020 consegue una laurea triennale in Filosofia alla Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi in Storia dell’Estetica. Al momento, frequenta il corso magistrale di Filosofia all’Università Federico II di Napoli. La sua ricerca si muove intorno al mondo della fiaba, il quale viene eletto a principale strumento di osservazione, comprensione e mutamento del reale. GianMarco Porru (Oristano, 1989) è un artista visivo che vive e lavora a Milano. Nel 2017 si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Porta avanti la ricerca nel campo dell’arte contemporanea prediligendo i linguaggi del video, della performance e della fotografia. La sua ricerca è legata alle narrazioni culturali e in particolare al racconto scritto e orale analizzato all’interno di specifiche comunità.
Cos’hanno in comune rapper e anziani? Possono questi due custodi della memoria e del presente in qualche modo parlarsi? Quali linguaggi, quali visioni sono in grado di instaurare un dialogo per raccontare la molteplice stratificazione culturale e umana di un quartiere? ZETA 4 è un progetto che inizia dalla scelta del quartiere di Calvairate come punto di partenza per una ricerca sulle relazioni e sulle presenze che rendono vivo e identitario un luogo. Il quartiere è, da alcuni anni, uno dei poli di Milano per quanto riguarda il panorama della musica rap, linguaggio endemico rispetto al tessuto sociale di uno spazio che ne restituisce una narrazione contemporanea.
CORPORA è una compagnia teatrale under 35, le cui produzioni si basano su un'indagine a partire dalla drammaturgia contemporanea. La compagnia è composta da Giulia Sangiorgio, regista, Eliana Rotella, drammaturga e Chiara Donadoni, organizzatrice, diplomate alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. La loro riflessione parte da una ricerca sul contemporaneo, affrontato a partire da diversi temi e prospettive, esistenziali e sociali.
Durata: bioluminescenze, 40’ e ZETA 4, 40’ (tra i due capitoli c’è un intervallo di 15’)
Le ultime due restituzioni del lavoro sulle drammaturgie partecipate, esito della call Indagine Milano con i cittadini di quattro quartieri non centrali della città, vanno in scena al Teatro Grassi con le performance bioluminescenze di Bruna Bonanno e GianMarco Porru e ZETA 4 di CORPORA.
bioluminescenze è una fiaba multimediale il cui titolo trae origine dal fenomeno chimico di radiazione luminosa di certi organismi presenti in natura, ad esempio la lucciola. Questa – il cui fascino viene eletto a principio cardine della drammaturgia e della scena – si erge a simbolo del quartiere di Baggio, luogo di genesi e scrittura del progetto. L’indagine si sviluppa nel tentativo di estendere il visibile oltre il reale, interrogando e proponendo una rappresentazione possibile della periferia attraverso il filtro e la prospettiva di una narrazione fantastica.
Bruna Bonanno (Catania, 1997) è una drammaturga, studiosa di filosofia di base a Napoli. Nel 2018 si diploma al corso di Autore Teatrale alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e nel 2020 consegue una laurea triennale in Filosofia alla Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi in Storia dell’Estetica. Al momento, frequenta il corso magistrale di Filosofia all’Università Federico II di Napoli. La sua ricerca si muove intorno al mondo della fiaba, il quale viene eletto a principale strumento di osservazione, comprensione e mutamento del reale. GianMarco Porru (Oristano, 1989) è un artista visivo che vive e lavora a Milano. Nel 2017 si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Porta avanti la ricerca nel campo dell’arte contemporanea prediligendo i linguaggi del video, della performance e della fotografia. La sua ricerca è legata alle narrazioni culturali e in particolare al racconto scritto e orale analizzato all’interno di specifiche comunità.
Cos’hanno in comune rapper e anziani? Possono questi due custodi della memoria e del presente in qualche modo parlarsi? Quali linguaggi, quali visioni sono in grado di instaurare un dialogo per raccontare la molteplice stratificazione culturale e umana di un quartiere? ZETA 4 è un progetto che inizia dalla scelta del quartiere di Calvairate come punto di partenza per una ricerca sulle relazioni e sulle presenze che rendono vivo e identitario un luogo. Il quartiere è, da alcuni anni, uno dei poli di Milano per quanto riguarda il panorama della musica rap, linguaggio endemico rispetto al tessuto sociale di uno spazio che ne restituisce una narrazione contemporanea.
CORPORA è una compagnia teatrale under 35, le cui produzioni si basano su un'indagine a partire dalla drammaturgia contemporanea. La compagnia è composta da Giulia Sangiorgio, regista, Eliana Rotella, drammaturga e Chiara Donadoni, organizzatrice, diplomate alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. La loro riflessione parte da una ricerca sul contemporaneo, affrontato a partire da diversi temi e prospettive, esistenziali e sociali.
Durata: bioluminescenze, 40’ e ZETA 4, 40’ (tra i due capitoli c’è un intervallo di 15’)
La Locandina
Biglietti
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria